Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1947, l’installazione e le antenne dei trasmettitori furono smantellati dai sovietici (che presero il controllo della zona in seguito al trattato di Yalta) e spediti in Russia in onltre 3000 vagoni ferroviari. Pochi, che non siano appassionati o radioamatori, hanno mai sentito parlare del gigante Goliath, una potentissima antenna (i monopoli erano alti oltre 200 m, circa 2/3 della torre Eiffel) sviluppata dalla tedesca C. Lorenz AG ed in uso alla Kriegsmarine (la marina militare tedesca) durante la seconda guerra mondiale. In grado di emettere una potenza fino ad 1MW era impiegata nelle comunicazioni sottomarine, in modo specifico per raggiungere gli U-Boat. Il suo predecessore, il Nauen, lavorava su frequenze leggermente diverse, tra i 3-23 ed i 4-16,5 KHz, con potenza variabile tra i 2-300 kW e fu in uso fino al 1943, quando appunto il Goliath cominciò ad essere operativo.
Immagine: © James P. Hawkins
La potentissima antenna, posizionata a Calbe an der Milde (circa 65 km a nord di Magdeburgo) era caratterizzata da una fequenza di trasmissione tra i 15 ed i 25 Khz (con punte fino ai 60 KHz ed efficenza del 90%) e, come detto, era particolarmente impiegata per le trasmissioni in uscita verso sottomarini tedeschi. Provate ad immaginare una rete di trasmissione mondiale in bassa frequenza (VLF, very low frequency con onde lunge tra 100-10km) dove le trasmissioni arrivavano a coprire praticamente tutto il globo, fino ad 8000km di distanza nell’oceano Indiano; l’unico tallone d’achille per il Goliath era rappresentato dalla difficoltà di raggiungere gli U-Boat nei profondi fiordi della Norvegia.
Il gigante
Ma il vero punto di forza del gigante era rappresentato dal fatto che gli U-Boat potevano ricevere le trasmissioni dai loro comandi direttamente sottacqua, senza la necessità di dover riemergere con l’incognita quindi di poter essere tracciati e localizzati dagli Alleati. La comunicazione era unidirezionale, cioè solo la stazione emittente inviava il segnale senza poter riceve un feedback di avvenuta ricezione. Ad ogni sottomarino corrispondeva infatti un codice seriale identificativo univoco per ogni messaggio, e le trasmissioni avvenivano ad orari pressochè prestabiliti, e molto spesso di notte. Il compito dell’operatore radio dell’U-Boat era quello appunto di monitorare attentamente l’ora di ricezione prestabilita e settare il ricevitore alla massima potenza cosi da poter per ricevere il segnale e decodificarne il messaggio.
La fine del Goliath
Ma che fine ha fatto il Goliath? Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1947, l’installazione e le antenne dei trasmettitori furono smantellati dai sovietici (che presero il controllo della zona in seguito al trattato di Yalta) e spediti in Russia in onltre 3000 vagoni ferroviari. Nel 1952 il sistema Goliath venne riassemblato vicino a Druzhnyy, a circa 150 km ad est di Mosca.
E’ sbalorditivo pensare a questo gigante delle telecomunicazioni oggi, tanto più se rapportiamo la sua potenza di emissione alla semplicità con cui oggi inviamo un semplice messaggio, sia esso un sms, una mail o un Whatsapp. Insomma il Goliath, così come tutte le radiocomunicazioni, è stato un pò il padre putativo di internet e delle comunicazioni a lunga distanza, oltre settant’anni fa. Chissà se tra settant’anni si meraviglieranno del modo in cui oggi comunichiamo noi.
Per approfondire
TELEFUNKEN TRANSMITTER “GOLIATH” (LONGWAVE/VLF, 1 MEGAWATT)
Radio Communications of German U-boats in WWI and WWII
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