Se io posso cambiare e voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare! A distanza di 36 anni Rocky IV è incredibilmente coinvolgente e riesce ancora ad emozionarmi. Era il 1985 quando lo vidi al cinema per la prima volta; il mondo era diviso in due, USA e URSS, l’ovest e l’est, il bene e il male, la luce e le tenebre, almeno così recitava la propaganda dell’epoca. Un dualismo ridondante, yin e yang. Ma un film profetico: Se io posso cambiare e voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare! urlò Rocky il giorno di Natale a Mosca dopo aver battuto Ivan Drago davanti a tutto il politburo del PCUS.
Di li a quattro anni crollò il muro e cominciò a sgretolarsi l’URSS, a detta di molti un processo irreversibile, e tutto il mondo che conoscevamo cominciò a cambiare. Se riguardo oggi a quel mondo mi sembra inverosimile, appare quasi incredibile aver vissuto quel periodo storico, irripetibile; ma, almeno ai miei occhi di undicenne che si affacciava all’adolescenza, quel mondo appariva estremamente affascinante, unico ma non duale nella sua natura. E con grande rammarico irripetibile, purtroppo.