8 giugno di 30 anni fa, oggi. Italia 90. Notti davvero magiche per chi ricorda e visse quell'estate a cavallo tra gli indimenticabili e poderosi anni 80 e l'inizio di un nuovo decennio e di una nuova epoca che si rivelerà purtroppo di inesorabile e costante declino per l'Italia.
Come dimenticatare la meteora di Totò Schillaci, lo sconosciuto siciliano
che fece sognare tutti gli italiani. Il mitico Azeglio Vicini ed i suoi ragazzi
convocati, pezzi da '90 appunto del calibro di Zenga, Maldini, De Napoli,
Ferri, Bergomi, Baresi, Giannini, Donadoni, Vialli, De Agostini, Ferrara,
Vierchowod, Ancelotti, Berti, Tacconi, Giannini, Marocchi, Baggio, Carnevale,
Mancini, Serena e Pagliuca. Tutti colossi ed espressione di un calcio vero, di
un mondo che non esiste più purtroppo, simboli di un vero attaccamento alla
maglia del club o della nazionale. Sport che oggi è diventato invece solo ed
esclusivamente mercè dei media e degli sponsor.
Un Italia che negli anni precedenti si rifece il trucco, gli stadi costruiti ex
novo o ristrutturati per quell'avvenimento epocale che vedeva la penisola per
la seconda volta, dopo il 1934, ospitare l'evento. Un'atmosfera magica che ci
lascia una grandissima nostalgia. La mitica mascotte Ciao e l'indimenticabile colonna sonora cantata dalla
Nannini e Bennato, Un'estate italiana.